Committente: privato
Località: Uboldo (VA) – Italia
Incarico di: progettazione architettonica
Fase d’intervento: work in progress
Il progetto prevede un’originale idea di riqualificazione di un manufatto industriale – ex deposito/officina meccanica – localizzato in aperta campagna, nella logica di conservazione e riutilizzazione del patrimonio edilizio esistente anche nei confronti di un manufatto industriale, si è voluto conservare appieno l’identità, nonostante le nuove forme si inseriscono nell’involucro, tutelando l’immagine e depurando l’area dei fabbricati accessori – di nessun pregio architettonico – nel rispetto della previsione di realizzare in futuro un parco intercomunale, che circonda tutta l’area di intervento.
La composizione architettonica è stata quindi mirata a consentire la massima compenetrazione di spazi interni e spazi esterni: le ampie vetrate apribili direttamente sul prato, la continuità dell’area di ristorazione coperta con quella scoperta.
Esternamente due pareti abbracciano il patio e costituiscono un segnale d’ingresso alla struttura, avvolgendosi in una traiettoria a spirale che conduce fino all’interno del ristorante, dove altre geometrie movimentano lo spazio tipicamente statico dell’ex capannone.
La scelta dei materiali è diretta a valorizzare soluzioni semplici ed economiche coerenti con la logica del riuso fino ad ora impostata: i percorsi pedonali esterni saranno realizzati utilizzando le dismesse traversine delle rotaie ferroviarie, le pareti interne lasceranno “a vista” i pannelli tipo eraclit (i quali già recuperano le fibre di legno da scarti di lavorazione) impiegati per il loro potere termo-fonoassorbente. Internamente oltre agli spazi accessori (deposito, bagni, ecc.) è stata ricavata la sala di servizio del ristorante su due livelli, sfruttando così la notevole altezza del capannone. Il primo piano è un soppalco con struttura in ferro e legno a vista.